L’Italia è uno dei Paesi più esposti al mondo sul pericolo idrogeologico: circa il 4% del territorio italiano è ad elevato pericolo di alluvioni, l’8,4% in un ambito di rischiosità media, un altro 10,9% a pericolosità bassa.
In sintesi, per oltre due milioni di persone esistono serie esposizioni all’elevato rischio di disastri e circa 6,1 milioni a pericolo medio.
(Rapporto Rendis 2020 di Ispra).
L’Italia è infatti l’epicentro di un territorio, il Mediterraneo, considerato dagli addetti ai lavori il punto critico del cambiamento climatico.
Non di meno incombe sul nostro paese l’alta frequenza dei terremoti che hanno storicamente interessato il nostro territorio per l’intensità raggiunta, causando un effetto sociale ed economico considerevole.
La sismicità della Penisola italiana è legata alla sua particolare posizione geografica, perché è situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica ed è sottoposta a forti spinte compressive.
il rischio in italia
È ormai evidente l’oggettivo rischio a cui è esposta l’Italia ed è in evidenza l’attenzione verso l’emergenza sui rischi legati al crescente numero di calamità naturali che si stanno verificando, ma, nonostante questa coscienza in aumento, siamo agli ultimi posti per il ricorso alle soluzioni assicurative, sebbene l’industria assicurativa sia ormai molto attiva sull’offerta di soluzioni.
Queste emergenze non sono soltanto temi per promuovere dibattiti, sono criticità gravi con ricadute reali sulla vita delle persone.
gli eventi climatici estremi
Gli eventi climatici estremi come alluvioni, terremoti e bombe d’acqua, e la loro incidenza sulla vita di tutti noi è ormai appurata.
Studi effettuati dall’ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici – mette in evidenza come il 75% circa delle abitazioni italiane sia esposto ad un rischio importante di calamità naturali ma che poco meno del 5% di esse sono tutelate da una polizza contro questa molteplicità di eventi.
Tra quanti possiedono un’assicurazione sulla propria abitazione che copre il rischio incendio che comunque è contenuta e si attesta poco sopra il 50% dell’intero patrimonio residenziale, il rischio catastrofale è esiguo.
Alla fine di marzo 2022 le polizze erano circa 11.9 milioni ma più o meno il 90% di queste non aveva alcuna estensione per il rischio catastrofale.
Sempre in base ai dati dell’ANIA, il 5% possedeva un’estensione che copriva il solo rischio terremoto, il 2.3% solo il rischio alluvione ed il 4.2% presentava entrambe le coperture.


Nonostante una progressiva sensibilizzazione verso questo tipo di rischi, restiamo, in termini assoluti, ampiamente inadeguatamente tutelati.
Le istituzioni hanno intrapreso timide iniziative per incentivare il ricorso alle polizze catastrofali.
Ad esempio, a partire dal 2018 sono state eliminate le imposte fiscali sui premi riferiti ai rischi catastrofali ed introdotto la detrazione al 19% ai fini IRPEF.
Benché tali agevolazioni stiano producendo degli effetti il loro esito è ancora molto limitato e non più adeguato.
In una logica di mutualità, il premio medio di queste polizze è già attestato su costi estremamente contenuti, e anche per le abitazioni situate nelle zone a più elevato rischio ambientale.
Ricercare l’offerta assicurativa corretta non è comunque semplice, si rischia di incappare in soluzioni con una bassa copertura per questo tipo di rischi a cui si associa una difficoltà nell’individuare la proposta adeguata, per la complessità degli eventi trattati.
affidati agli esperti del settore
L’Agenzia Ambientale Europea ha stimato, nel periodo 1980-2020 che gli eventi catastrofali hanno generato danni per circa 90 miliardi di euro di cui solo 5 sono stati coperti da assicurazione, a cui aggiungere, di fatto, una totale assenza da parte dello Stato che, tra sprechi e ritardi, ha contribuito solo in minima parte, in media meno del 10%.
La soluzione più pratica è affidarsi alla professionalità di esperti del settore, gli Agenti Professionali in grado di semplificare la proposta contrattuale e favorire la vicinanza al consumatore.
Poiché gli italiani, in massa, valutano le polizze assicurative poco chiare, così come ha un’indagine dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni IVASS è opportuno che l’Agente Assicurativo esperto, nel rigore del proprio codice etico e della carta dei valori, sia mediatore per rendere comprensibile il lessico assicurativo e su ogni altra difficoltà legata alla comprensione di uno strumento irrinunciabile e alla portata di tutti come una polizza assicurativa.
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